Uno dei nuovi tour che ho creato si chiama The Hidden Rome running tour. Sono sempre alla ricerca di nuovi posti da scoprire per le persone che mi seguono, così ho deciso di studiare e poi provare io stesso cosa nasconde Roma e i suoi numerosi vicoli.
Penso che sia una delle esperienze uniche che si possono fare a Roma mentre si corre o si cammina, ci si immerge quasi casualmente tra viuzze dai nomi curiosi e che profumano di antichità. Abbiamo la sensazione di perderci, ma con stupore ci troviamo in luoghi mai visti e nuovi, ma che sanno qualcosa di intimo e familiare.
A Roma ci sono 22 quartieri e solo in 14 ci sono vicoli davvero particolari: il vicolo più largo, il più piccolo di Roma chiamato Vicolo di San Trifone, che collega via dei Coronari con via dei Tre Archi, quello con il nome più originale, il vicolo più ripido, vicoli dai nomi curiosi, vicoli che hanno preso il nome da ritrovamenti “archeologici” come il vicolo dell’Atleta. Proprio qui, infatti, nel 1849, durante alcuni scavi condotti a Roma in zona Trastevere, fu ritrovata la scultura dell’Apoxyomenos, che letteralmente significa “colui che si purifica”. Infatti è un atleta che si ripulisce dopo la gara e la scoperta è stata così clamorosa che il vicolo in cui è avvenuta ha cambiato nome: da Vicolo delle Palme a Vicolo dell’Atleta. Statua che troviamo oggi nei Musei Vaticani.
Questo vicolo si trova a Trastevere che è il rione con il maggior numero di vicoli, insieme al rione Ponte.
Tutto Trastevere ha vicoli caratteristici e suggestivi. Ad esempio, Vicolo della Scala, dove si apre l’omonima chiesa, dedicata ad un’immagine miracolosa della Vergine, trovata proprio sopra una scalinata; Piazza in Piscinula, con la presenza di numerosi antichi bacini romani; Vicolo della Renella che, come Piazza Arenula, prende il nome dal tipico limo che il Tevere depositava tutt’intorno durante le sue frequenti piene.
Nel Rione Ponte troviamo vicoli che raccontano storie che ricordano edifici ormai scomparsi, come il Vicolo della Tinta, che fa riferimento alle vecchie tintorie che sorgevano nelle vicinanze.
Anche il Ghetto Ebraico riserva delle splendide sorprese, come le strade che prendono il nome dagli antichi mestieri che si svolgevano in quei luoghi, come ad esempio Via dei Funari che prende il nome dai cordai. Ma qui i nomi sono legati anche alle antichità romane e ne è un esempio Via del Portico d’Ottavia, grande centro culturale porticato voluto da Augusto e dedicato alla memoria dell’amata sorella Ottavia.
Ma ci sono anche esempi molto curiosi al centro. Via Ripetta deriva da “ripa”, cioè sponda del fiume; Via del Babuino, prende il nome da una statua così brutta da essere scambiata per una scimmia. La famosissima Via del Corso, che in origine si chiamava Via Lata, ha cambiato nome a causa di una corsa molto popolare chiamata “Corsa dei cavalli berberi. Da qui il nuovo nome.
Questi sono solo alcuni esempi di ciò che nasconde la città di Roma. Non resta che una cosa da fare, scoprile tutte insieme a me con un running tour privato!